La Gestalt è un approccio psicoterapeutico centrato sulla consapevolezza, sull’esperienza nel qui e ora e sulla relazione autentica con sé stessi e con gli altri. Nata negli anni ’50 grazie a Fritz e Laura Perls, si sviluppa in un contesto culturale fortemente influenzato dall’Espressionismo, dove arte e psicoterapia si intrecciano profondamente.
La Gestalt Espressiva valorizza in modo particolare la creatività e l’uso di mediatori artistici (come il movimento, la voce, la drammatizzazione e l’arte visiva) per facilitare l’espressione di vissuti profondi, spesso difficili da verbalizzare. Tecniche come la famosa “sedia vuota” o il lavoro con il corpo non sono semplici strumenti, ma occasioni per trasformare l’esperienza emotiva in consapevolezza e cambiamento.
In Gestalt, ogni persona è vista come portatrice delle proprie risorse interiori. Il terapeuta crea uno spazio sicuro, espressivo e relazionale, in cui è possibile contattare nuove possibilità di sé, rompere schemi ripetitivi e accedere a un’esistenza più autentica.
La Gestalt Espressiva è un’evoluzione della psicoterapia della Gestalt che integra strumenti artistici e corporei nel percorso terapeutico. Per questo, accanto al dialogo, si utilizzano mediatori espressivi come il movimento, la voce, la scrittura, il disegno, la musica, la scultura o l’uso simbolico di oggetti.
Questi strumenti non sono “attività creative” fini a sé stesse, ma mezzi potenti per accedere a parti profonde di sé, spesso non ancora consapevoli o difficili da esprimere a parole. Attraverso il processo creativo, emozioni, conflitti e desideri emergono, si rivelano e possono essere trasformati.
La relazione terapeutica è il cuore del lavoro: un luogo sicuro, accogliente e giocabile, in cui sperimentare nuove possibilità, rompere schemi abituali e dare voce a parti di sé rimaste inascoltate. Il gioco e l’espressione non sono evasione dalla realtà, ma porte d’accesso a nuove visioni di sé e del proprio mondo.
Queste tecniche non richiedono abilità artistiche: ciò che conta è la disponibilità a mettersi in ascolto e in gioco.
La Gestalt Espressiva è per chi cerca una terapia profonda, viva e trasformativa, che accolga la persona nella sua interezza e ne valorizzi la capacità di creare, sentire e scegliere.
Ecco alcuni esempi di mediatori artistici utilizzati nel percorso terapeutico:
🎨 Disegno e pittura: per dare forma visiva a emozioni, immagini interiori, sogni o conflitti.
🗣️ Voce e parola poetica: per esplorare tonalità emotive, dire ciò che non si è mai detto, o dare suono a ciò che si sente.
✍️ Scrittura e narrazione: per raccontarsi da nuove prospettive, riscrivere parti della propria storia, o creare immagini simboliche.
🎭 Drammatizzazione e “sedia vuota”: per mettere in scena parti di sé, emozioni bloccate o dialoghi interiori.
🎵 Musica: per contattare emozioni profonde attraverso suoni, ritmo e ascolto.
🧱 Scultura e collage: per costruire simbolicamente aspetti del sé o delle relazioni.
🧘🏻♀️ Movimento e corpo: per esprimere ciò che si vive attraverso il gesto, la postura, il contatto con lo spazio.
Ho avuto il piacere di partecipare, insieme alla Dott.ssa Batocchi, psicologa e sessuologa, al progetto Il Tavolo Femminile, ideato e condotto da Antonella Marino. Un luogo speciale, pensato per accogliere donne in uno spazio di incontro, confronto e crescita creativa. Qui, attraverso la scrittura, l’antropologia culturale e il linguaggio degli archetipi, si intraprende un percorso condiviso di esplorazione e trasformazione personale e collettiva.
Nel cuore di questo progetto abbiamo condotto due incontri dedicati al piacere e alla sessualità femminile, con l’obiettivo di offrire uno spazio informato, accogliente e privo di giudizio.
Il primo incontro si è focalizzato su aspetti teorici e divulgativi, offrendo conoscenze e spunti di riflessione sulla sessualità nella prospettiva femminile. Il secondo ha invece lasciato spazio all’esperienza diretta e all’espressione creativa: attraverso pratiche di mindfulness e la tecnica del collage – utilizzata come mediatore artistico secondo i principi della Gestalt – abbiamo accompagnato il gruppo in un’esplorazione intima e simbolica.
Un viaggio profondo e partecipato, fatto di parole, immagini e sensazioni, per riscoprire il piacere come parte viva della nostra storia e del nostro sentire, con autenticità, libertà e presenza.